Benchmark falsi? Samsung smentisce

Il colosso sudcoreano Samsung avrebbe deciso di intervenire personalmente per sopire le polemiche nate successivamente ad un'inchiesta svolta da Ars Technica dalla quale sarebbe emerso che l'azienda avrebbe alterato i risultati dei benchmark a carico dei propri dispositivi.

I portavoce del gruppo avrebbero smentito categoricamente le voci che vorrebbero Samsung impegnata a nascondere il vero livello delle prestazione del Galaxy Note 3; a supporto di tali affermazioni Seul avrebbe deciso di diffondere alcune note tecniche.

Secondo queste ultime il dispositivo citato sarebbe in grado di massimizzare le frequenze della CPU/GPU nel momento in cui vengono lanciate funzionalità che necessitano di performances elevate; quindi, questa caratteristica non dovrebbe essere interpreatata come un tentativo di alterare i benchmark.

Sostanzialmente il Galaxy Note 3 sarebbe in grado di rilevare autonomamente e a livello di processore le applicazioni che necessitano di una quantità di risorse più ingente, per cui il device non avrebbe bisogno di lavorare sempre al massimo delle prestazioni ma sarebbe in grado di "autoregolarsi".