Canone RAI anche per Pc e smartphone

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, la RAI starebbe richiedendo il pagamento del canone anche ad aziende e professionisti per il fatto di possedere non un televisore, come ci si attenderebbe, ma semplicemente un Pc o uno smartphone.

La richiesta sarebbe dovuta ad una vera e propria "riesumazione", quella del Regio Decreto Legge 246/1938 e del Decreto Legislativo Luogotenziale 458/1944; quindi, una legge di mussoliniana memoria colpirebbe oggi i possessori di Pc e di dispositivi mobili.

I decreti, votati quando ancora la televisione non era entrata nelle case degli Italiani, impongono in pratica una tassa a carico di chiunque possieda un apparecchio in grado di ricevere un segnale proveniente da "radioaudizioni"; mai abrogati, essi sono ancora validi.

La richiesta del canone, che tra l'altro prevederebbe anche una tariffa speciale per un totale di circa 200 Euro, avrebbe già mandato su tutte le furie le asociazioni dei consumatori, dei commercianti e dei liberi professionisti; una tassa reale destinata, ingiustamente, al pagamento di un servizio presunto.