La Cina "sblocca" Dropbox dopo 3 anni di censura

Dopo oltre 3 anni di oscuramento imposto dal regime di Pechino, il servizio per lo storage digitale tramite Cloud Computing Dropbox sarà nuovamente disponibile per gli utenti del paese asiatico; la piattaforma era inaccessibie a partire dal 2010 per motivazioni mai precisate.

L'ipotesi più accreditata era quella che voleva la censura cinese impegnata a suo modo in una manovra di protezionismo nei confronti di alcune aziende locali, tra di essi vi sarebbero per esempio Tencent, Baidu e Qihoo 360 da tempo operanti nell'ecosistema della sincronizzazione multi-dispositivo.

Tutti i gruppi asiatici citati praticano generalmente prezzi inferiori rispetto a quelli di Dropbox inoltre, sarebbero in grado di mettere a disposizione molto più spazio gratuito del concorrente occidentale; parliamo di ben 10 terabyte nel caso della sola Tencent.

Gli avvenimenti passati suggeriscono comunque prudenza, questo perché più di una volta la censura cinese ha deciso di oscurare nuovamente servizi che erano stati dissequestrati, motivo per cui Dropbox potrebbe non voler effettuare investimenti di breve termine nel paese asiatico.