DDL Intercettazioni: torna la norma 'ammazza-blog'?

Torna in Rete la paura di una nuova proposta di legge 'ammazza-blog' inserita all'interno del DDL Intercettazioni sul quale, la prossima settimana, il Governo si appresta a porre la fiducia. A creare timore in rete sarebbe, soprattutto, il comma 29 dell'articolo 3 del DDL il quale prevede, per webmaster e blogger, l'obbligo di rettifica di eventuali notizie e commenti pubblicati in Rete sulla base di una semplice segnalazione da parte del soggetto che - a torto o a ragione - se ne assume leso.

Più precisamente, la norma prevede che "per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro 48 ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono". La norma prevede, altresì, una sanzione pecuniaria sino a 12 mila euro per il titolare del sito o blog in caso di mancata rettifica nei termini indicati.

Se la legge dovesse essere approvata dal parlamento si incorrerebbe nel rischio di veder morire - o quanto meno svilirsi - molti siti web e blog di natura non editoriale che ogni giorno arricchiscono la blogosfera di opinioni e notizie che, molto spesso, non trovano adeguata risonanza sulla stampa nazionale. C'è da chiedersi, infatti, quanti blogger saranno disponibili a rischiare pesanti sanzioni pecuniarie per portare avanti il proprio progetto in modo libero ed indipendente senza dover essere costretti a pubblicare notizie e presunte rettifiche a ruota continua.

Il rischio, ancora una volta, è che i piccoli - che sono il vero patrimonio della Rete - soccombano o vedano morire il proprio progetto non avendo la forza (economica) per sostenere la bontà delle proprie idee.