Digital Divide: miliardi di persone ancora non connesse

Eritrea, Nord Corea e Sud Sudan sarebbero attualmente i Paesi in cui le popolazioni locali hanno meno accesso alle connessioni ad Internet, in tutte queste realtà oltre il 90% delle persone non avrebbero alcuna possibilità di navigare in Rete per ragioni che vanno dalle carenze infrastrutturali all'indigenza diffusa, fino alla presenza di regimi totalitari. E' quanto emerge dall'ultimo DataReportal del WEF (Word Economic Found).

In termini assoluti la nazione al Mondo con il maggior numero di utenti non connessi dovrebbe essere l'India, ben 700 milioni di unità per circa il 50% della popolazione. Al secondo posto vi sarebbe una vera e propria potenza economica come la Cina, 600 milioni per il 41% della popolazione, e al terzo il Pakistan con 142 milioni di esclusi (65%).

Seguirebbero la Nigeria, lo stato più popoloso dell'Africa, con 118 milioni di persone non connesse per il 58% della popolazione, il Banglasdesh, con 97 milioni di unità pari al 59% sul totale, l'Indonesia, con 96 milioni di persone per il 36%, l'Etiopia (92 milioni, con l'81%) e la Repubblica Democratica del Congo (71 milioni con l'81%).

In Corea del Nord nessuno ha la possibilità di connettersi alla Rete

Tra i casi più particolari vi sarebbero quelli della precedentemente citata Corea del Nord dove nessuno, lo 0% della popolazione, ha l'opportunità di accedere ad Internet, della Cina, dove la popolazione rurale è nella stragrande maggioranza vittima del Digital Divide, e del Brasile, un Paese membro del G20 con quasi il 30% di persone non connesse.

I dati forniti dal WEF presenterebbero però anche degli aspetti incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda gli incrementi in termini di connessioni registrati nel 2020 da alcune aree del Pianeta. Le performance migliori in questo senso sarebbero state registrate dall'Africa centrale (+40%), seguita da Asia del Sud (+20%), Africa del Nord (+14%), Asia occidentale (+11%) e Caraibi (+9%).