Diritto all'oblio: Google non è responsabile

Secondo quanto deciso dall'avvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione Europea, i gestori di motore di ricerca Google non sono obbligati a rimuovere i dati personali pubblicati da siti Internet di terze parti; in questione era l'annoso problema del "diritto all'oblio".

L'autorità UE era stata chiamata a pronunciarsi riguardo ad un caso che vedeva sul "banco degli imputati" la divisione spagnola di Mountain View, quest'ultima aveva presentato un ricorso contro una decisione in suo sfavore presa dall'Agenzia spagnola per la protezione dei dati personali.

I responsabili di questa Authority avevano infatti ordinato a Big G di cancellare dal suo indice le informazioni relative ad una persona intenzionata a non lasciare più alcuna traccia sul Web; piegarsi a tale imposizione avrebbe potuto constituire un fastidioso precedente per Google.

Rivolgendosi in sede europea, gli uomini di Larry Page e soci hanno quindi ottenuto un pronunciamento secondo il quale l'azienda non può essere considerata responsabile del trattamento dei dati personali presenti nelle pagine Internet collegate.