Facebook discute di privacy

I vertici del social network più grande della Rete sono probabilmente stufi di sentir dire che Facebook è un vero e proprio colabrodo quando si tratta di tutelare la privacy dei propri utilizzatori; una responsabilità che in molti casi deve essere condivisa con gli stessi iscritti.

Per rimediare agli errori passati e acquisire un'immagine più professionale per quanto riguarda le risposte alle problematiche della sicurezza, recentemente l'azienda ha convocato un summit degli stati generali per ridiscutere le politiche relative alla tutela dei dati personali.

Inizialmente sembrava che Zuckerberg e soci non fossero particolarmente interessati al discorso privacy, ma gli utenti del network sociale aumentano ogni giorno e constestualmente aumentano anche le lamentele di coloro che vedono i propri dati personali sparsi per il Web.

Un Rete che raccoglie 400 milioni di iscritti e che molto presto potrebeb coinvolgere un decimo della popolazione mondiale, non può non prendere sul serio le istanze relative alla tutela della privacy, le conseguenze future potrebbero essere negative anche per la stessa Facebook.