Garante Privacy: intervento su Facebook e Instagram dopo TikTok

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email

Nei giorni scorsi il Garante Privacy aveva imposto al social network TikTok di non trattare i dati personali dei propri iscritti fino a quando non sarebbe stata possibile accertarne l'età anagrafica. Tale iniziativa era stata motivata dal fatto che la piattaforma prevede un limite minimo di 13 anni per i propri frequentatori ma di fatto non avrebbe implementato alcun sistema per accertare questo requisito.

Tra le altre violazioni contestate dall'Authority al social network di ByteDance vi sarebbero stati anche l'impiego di impostazioni di default per la riservatezza non rispettose delle normative sulla privacy e scarsa trasparenza nell'informativa sul trattamento dei dati personali. Il tutto alla luce di un episodio che aveva portato alla scomparsa di una frequentatrice di TikTok di appena 10 anni in circostanze ancora da chiarire.

Ora il Garante avrebbe deciso di allargare il proprio intervento anche ad altre due grandi realtà del social networking: Instagram e Facebook. Questo perché, secondo alcune notizie riportate dalla stampa, la bambina vittima della tragedia che aveva portato al blocco di TikTok sarebbe stata iscritta anche alle due piattaforme del gruppo di Mark Zuckerberg.

Per verificare questo nuovo aspetto della vicenda, l'Autorità avrebbe quindi chiesto a Facebook, di cui Instagram rappresenta una sussidiaria, di fornire alcune informazioni tra cui anche quella relativa a quanti e quali profili avesse attivato la minore e, nel caso in cui tale circostanza fosse confermata, in che modo sia stato possibile iscriversi alle due piattaforme per una minore di 10 anni.

Menlo Park dovrebbe avere ora 15 giorni per rispondere alle domande del Garante, l'azienda statunitense sarebbe stata chiamata a fornire in particolare delle indicazioni precise sulle modalità d'iscrizione ai due social e sulle verifiche dell'età dell'utente impiegate per controllare il rispetto dell'età minima di iscrizione. non è poi escluso che le verifiche possano essere estese ad altre piattaforme.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti