GPT-4 fa un po' schifo, lo dice Sam Altman

Sam Altman, CEO di OpenAI, è stato protagonista nelle scorse ore di alcune curiose affermazioni riguardo a GPT-4. Quest'ultimo è la più recente major release del modello generativo che anima il chatbot AI ChatGPT, GPT-5 è atteso invece per la metà del 2024 anche se riguardo a questa anticipazione non sarebbero disponibili conferme ufficiali.

Tornando alle parole di Altman, egli avrebbe rivelato durante un'intervista con il conduttore radiofonico e informatico Lex Fridman che, a suo parere, GPT-4 farebbe un po' schifo. Tale convinzione sarebbe stata maturata tenendo conto delle evoluzioni future dell'LLM (Large Language Model) che saranno sicuramente più avanzate di quelle recenti.

Il CEO sarebbe pronto a scommettere che nei prossimi anni le persone guarderanno GPT-4 esattamente come oggi guardano la release 3 del progetto, considerandolo per molti aspetti limitato. I miglioramenti del modello risulteranno particolarmente evidenti quando, entro il 2025, OpenAI lancerà una nuova versione di ChatGPT.

A rendere GPT-4 ancora troppo immaturo, e chi lo utilizza spesso ha sicuramente notato questo limite, sarebbe la sua scarsa capacità di gestire dei problemi complessi quando devono essere articolati su più fasi. Attualmente esso rappresenterebbe un aiuto valido nelle attività di brainstorming ma sarebbe ancora inadatto per sostituire un operatore senior.

Sam Altman è oggi alla guida di un'azienda, nata come non profit, che è stata valutata circa 80 miliardi di dollari. L'ultimo progetto con cui è riuscita ad attirare l'attenzione a livello mondiale è stato Sora, una piattaforma text-to-video grazie alla quale è possibile generare dei filmati anche molto realistici a partire da semplici descrizioni testuali.