Groupon licenzia il 10% dei lavoratori

I vertici di Groupon, vero e proprio colosso degli acquisti di gruppo su Internet, avrebbero approvato un piano per il ridimensionamento del personale che dovrebbe portare al licenziamento di circa il 10% dell'attuale forza lavoro; oltre a tale iniziativa il gruppo avrebbe deciso di chiudere alcune localizzazione abbandonando di fatto ben 7 paesi.

Paradossalmente Groupon non starebbe agendo in risposta a delle perdite dal punto commerciale, anzi, i suoi bilanci testimonierebbero un andamento più che soddisfacente dal punto di vista delle entrate; meno brillanti sarebbero invece i risultati relativi all'andamento del titolo aziendale in Borsa; si starebbe quindi cercando di venire incontro alle pressioni degli investitori.

I licenziamenti non dovrebbero riguardare la divisione statunitense della società, nel complesso sarebbero stati individuati 1.100 collaboratori operanti nel settore dell'assistenza clienti e in quello delle vendite che presto potrebbero abbandonare l'organigramma di Groupon; il ogni caso il piano di riassetto dovrebbe concludersi entro il mese di settembre del prossimo anno.

Il gruppo capitanato da Eric Lefkofsky non sarebbe nuovo a questo tipo di iniziative, lo saprebbero bene i dipendenti della Breadcrumb, startup specializzata in servizi di pagamento per la ristorazione acquistata dalla stessa Groupon, che sarebbero stati praticamente "decimati" dopo il passaggio alla nuova proprietà.

Ad essere coinvolta nei licenziamenti potrebbe essere anche la divisione italiana dell'azienda, anche se per ora non sarebbero possibili previsioni riguardanti l'entità dei tagli; Groupon non dovrebbe più operare in Marocco, Panama, Filippine, Porto Rico, Taiwan, Thailandia e Uruguay mentre Grecia e Turchia sarebbero state già abbandonate alcune settimane fa.