Jeff Bezos è per apple Amazon quello che Jobs fu per Apple

Brad Stone, giornalista americano di Businessweek, ha recentemente concluso un'opera intitolata "Vendere tutto Jeff Bezos e l'era di Amazon"; il libro è in uscita oggi (editore Hoepli) e descrive in particolare il forte legame tra l'azienda di Seattle e il suo fondatore.

Per Stone, e non soltanto per lui, Bezos è per Amazon quello che Jobs fu per la Casa di Cupertino; il CEO del colosso dell'e-commerce è ancora giovane (ha meno di 50 anni), ma già molti analisti si chiedono come reagirebbero gli investitori nel caso in cui egli lasciasse il timone dell'azienda.

Del resto Amazon sarebbe stata concepita "ad immagine e somiglianza" del suo creatore, con una politica commerciale particolarmente aggressiva e una modalità d'impiego dei collaboratori spesso fonte di perplessità; per cui un (per ora improbabile) abbandono di Bezos potrebbe produrre un vero e proprio terremoto in Borsa.

Bezos ha costruito un impero economico che ad oggi darebbe lavoro a circa 100 mila persone, ma Amazon potrebbe diventare ancora più grande se dovesse riuscire ad implementare l'ecosistema mobile basato su Kindle che negli ultimi anni ha richiesto ingenti investimenti.