Jpm Coin, il "Bitcoin" bancario di JPMorgan

La banca d'affari JPMorgan Chase ha presentato Jpm Coin, una cryptovaluta che potrà essere utilizzata per gli scambi interbancari. Si tratta di una soluzione realizzata internamente all'istituto e concepita come token digitale le cui transazioni vengono registrate e certificate tramite Blockchain, esattamente come avviene con divise digitali più note come Bitcoin.

Uno strumento finanziario già testato e sicuro

Annunciata da Umar Farooq, responsabile della divisione che si occupa dei servizi di digital treasury e dell'implementazione della Blockchain in JPMorgan, Jpm Coin è stata testata monitorando una piccola quota parte delle transazioni effettuate dalla banca per il finanziamento alle multinazionali. In pochi mesi questo strumento si sarebbe rivelato perfettamente funzionante e sicuro.

Trasferimenti di denario istantanei grazie alle DLT

Date le posizioni non sempre favorevoli delle banche d'affari nei confonti delle cryptovalute, l'esistenza di questo progetto potrebbe aver stupito alcuni operatori di settore, ma in questo caso lo scopo dell'iniziativa non è quello di sostituire le valute "reali" con un'alternativa "virtuale", ciò che si vuole sfruttare è l'immediatezza garantita dalle DLT (Distributed Ledger Technology).

Da anni infatti gli istituti di credito sono alla ricerca di un sistema che consenta ai clienti di effettuare trasferimenti istantanei, anche nel caso in cui l'obbiettivo sia quello di spostare grandi quantità di capitali tra un correntista e un altro. Fino ad ora, nell'ipotesi migliore operazioni del genere richiedevano almeno un giorno di lavorazione.

Vi è stato un tempo in cui Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, aveva definito le cryptovalute una "truffa" da evitare per qualsiasi investimento, ora la sua stessa banca avrebbe pianificato un'estensione dell'uso di Jpm Coin anche in procedure particolarmente delicate come per esempio la tesoreria e la compravendita di titoli azionari.