Le magliette salveranno WikiLeaks?

WikiLeaks non naviga in buone acque e non soltanto dal punto di vista economico; ma limitandosi a parlare di soldi si scopre che ormai il sito Web creato da Julian Assange perde poco meno di 500 mila dollari a settimana e il futuro non fa sperare nulla di buono.

Alla base di questa crisi, che manderebbe a gambe all'aria aziende ben più solide, vi è il blocco delle donazioni imposto da numerosi circuiti per le transazioni monetarie on line; il problema non sarebbe dovuto all'avarizia degli utenti, ma all'impossibilità degli stessi di accedere agli strumenti per le sottoscrizioni.

La nota piattaforma di controinformazione ha quindi deciso di raccogliere fondi tramite uno dei sistemi di autofinanziamento più diffusi in Rete e non solo: la vendita di magliette e gadget vari; a questo scopo è stato aperto un apposito negozio on line.

Un altro pò di respiro per Assange e soci potrebbe arrivare dalla pubblicazione di un libro dedicato alla sua biografia che al momento è stato assicurato per la cifra di 1,2 milioni di dollari, una cifra che molto probabilmente andrà in gran parte nelle tasche dei legali del fondatore di WikiLeaks.