Microsoft cresce ancora grazie al Cloud

I risultati registrati nell'ultima trimestale di cassa della Casa di Redmond fotografano un'imponente crescita del business avvenuta in particolare grazie ad Azure, l'infrastruttura Cloud targata Microsoft. Stando ai numeri il fatturato complessivo sarebbe stato pari a poco meno di 34 miliardi di dollari con profitti per 13.2 miliardi (quasi il 50% in più su base annuale).

La sola divisione Cloud avrebbe permesso di staccare fatture per 11.4 miliardi di dollari nel periodo considerato, attualmente Satya Nadella e soci si piazzerebbero al secondo posto tra i maggiori Cloud provider con una quota di mercato pari a 14.6 punti percentuali, meno di AWS (Amazon Web Services) con il 32.8%, ma più di Google (9.9%).

Le cifre presentate agli investitori premierebbero quindi la strategia scelta dal CEO che a suo tempo ebbe l'idea di abbandonare un modello di business quasi completamente incentrato sul software proprietario (Windows, Ms Office..) in favore di servizi maggiormente orientati all'ecosistema enterprise e all'interoperabilità con le soluzioni Open Source.

I successi di Azure non avrebbero però oscurato gli altri settori in cui Microsoft è impegnata, a tal proposito basterebbe citare l'incremento a favore delle vendite di Windows 10 e delle licenze commerciali di Office. Per contro sarebbe stata registrata una flessione a carico delle vendite di Xbox che potrebbero riprendersi in futuro grazie al lancio di xCloud, piattaforma concorrente di Google Stadia.

La borsa di Wall Street avrebbe accolto la timestrale di cassa di Redmond con grande entusiasmo, soprattutto in considerazione del fatto che i risultati sarebbero andati ben oltre le previsioni degli analisiti, tanto che la capitalizzazione avrebbe superato i mille miliardi di dollari con buona pace di Apple che non raggiunge questa soglia da qualche tempo.