Microsoft: non utilizzate Chrome, traccia gli utenti

Ennesimo episodio della "saga" di Scroogle, la campagna informativa creata dalla Casa di Redmond per rendere noti agli utenti quelli che (a suo parere) sarebbero i problemi correlati all'utilizzo dei servizi di Google, in particolare per quanto riguarda i rischi per la privacy.

L'ultimo bersaglio degli uomini marketing di Microsoft sarebbe stato Chrome, il browser sviluppato nei laboratori di Mountain View, quest'ultimo non adrebbe utilizzato perché rappresenterebbe un canale per il monitoraggio degli utenti; da questo punto di vista Internet Explorer risulterebbe molto più sicuro.

Il CEO di Big G Larry Page, recentemente intervenuto durante il Google I/O 2013, pur non pronunciando mai il nome dell'azienda capitanata da Steve Ballmer avrebbe effettuato un vago riferimento alle "stupidaggini" diffuse dalla concorrenza a suo danno.

E' da sottolineare che, da parte sua, neanche la Microsoft avrebbe fatto un riferiemento ad Internet Explorer come soluzione preferibile in sostituzione di Google Chrome, ma le finalità dell'ultimo Scroogle apparirebbero altrettanto chiare di quello dedicato tempo fa a Gmail per "suggerire" OutLook come alternativa.