PA: i costi per le imprese per la mancata digitalizzazione

Il report intitolato "La semplificazione amministrativa. Come migliorare il rapporto tra PA e imprese" di Deloitte sottolineerebbe ancora una volta come la burocrazia si starebbe rivelando il maggior ostacolo alla digitalizzazione del Sistema Paese. Ne conseguirebbero difficoltà ancora elevate nell'interazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

Tra le cause di questa grave situazione vi sarebbe la frammentazione: attualmente in Italia appena l'1.7% degli organi burocratici sarebbe centralizzato mentre il restante 98.3% si perderebbe in una miriade di istituzioni locali di varie dimensioni con compiti e competenze che in molti casi tenderebbero semplicemente a sovrapporsi.

Ne conseguirebbero costi estremamente elevati per l'espletamento degli iter burocratici, ad oggi infatti una singola azienda arriverebbe ad impiegare fino a 1.200 ore l'anno solo per questi ultimi determinando una spesa annuale complessiva pari a ben 57 miliardi di euro. L'eccessiva diffusione di organi regolatori non farebbe altro che peggiorare tale aggravio.

A pesare sarebbe inoltre il livello di efficienza delle PA che varierebbe anche notevolmente tra un'area e l'altra della Penisola, a tal proposito basterebbe citare il dato secondo cui un'impresa del Meridione occuperebbe fino a 100 giorni lavorativi all'anno per l'espletamento delle pratiche burocratiche. Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, le regioni più performanti da questo punto di vista, farebbero comunque peggio della media europea.

Una delle problematiche che dovranno essere risolte nel prossimo futuro riguarda la preparazione del personale della PA, in Italia infatti la presenza dei giovani in questo settore è particolarmente bassa (appena il 2.1% contro il 30% della Germania e il 21% della Francia) mentre ben il 60% degli impiegati non sarebbe in possesso di una laurea.