Play Store: la UX è importante

Il Play Media Experience Program è un'iniziativa che permette agli sviluppatori di applicazioni per il sistema operativo Android di risparmiare ulteriormente sulla commissioni che Google trattiene in seguito alla vendita di App e giochi o agli acquisti in-App effettuati tramite Play Store. Tale programma è stato pensato appositamente per le software house con volumi di vendite contenuti.

A partire dal 1° luglio 2021 tutti gli sviluppatori che generano entrate per almeno un milione di dollari in un anno dovranno versare soltanto il 50% delle commissioni precedentemente previste dal marketplace di Mountain View, il Play Media Experience Program riguarda invece realtà di dimensioni più piccole e prevede commissioni non più alte del 15% sul venduto.

Google incentiva lo sviluppo di soluzioni multipiattaforma e di qualità

Per poter approfittare di questa particolare iniziativa si dovranno contare almeno 100 mila installazioni su base mensile, sarà necessario utilizzare la API (Application Programming Interface) di Big G per determinate tipologie di servizi e verrà richiesto di ottenere un punteggio elevato per quanto riguarda la qualità della User Experience.

Il requisito relativo alla UX è particolarmente rilevante in quanto il gruppo capitanato da Sundar Pichai sembrerebbe deciso a premiare le soluzioni multipiattaforma, se per esempio si sviluppano delle applicazioni che mettono a disposizione contenuti audio esse dovranno essere fruibili non solo via smartphone ma anche tramite Android Auto, Wear OS e Android TV.

Per quanto riguarda il sistema di pagamento utilizzato, quest'ultimo dovrà essere quello messo a disposizione dal Play Store, da questo punto di vista Google sembrerebbe intenzionata a seguire una politica simile a quella adottata dalla concorrente Apple con il suo App Store che però, vietando il sideloading, appare ancora oggi un ecosistema molto più chiuso.