Ricerca tecnologica: Europa e Italia dopo USA, Cina e Giappone

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Ricerca tecnologica: Europa e Italia dopo USA, Cina e Giappone © Depositphotos

Stando a quanto riportato dallo studio intitolato "The tipping point for European high-tech: catch up or lose out" della multinazionale statunitense di consulenza strategica Kearney, paesi come la Gran Bretagna, la Francia e l'Italia presenterebbero un "quadro devastante" dal punto di vista delle politiche e degli investimenti in ricerca e sviluppo per l'alta tecnologia.

Nel complesso l'Unione Europea (considerando 27 stati membri e quindi escludendo il fuoriuscito Regno Unito) non si sarebbe dimostrata competitiva in questo settore rispetto a realtà come quelle degli USA e della Cina. L'unico stato a registrate buone performance sembrerebbe essere la Germania con risultati paragonabili a quelle della Corea del Sud e del Giappone.

Mancano gli investimenti in un mercato che vale il 7% del PIL

La Penisola e l'Europa nel suo insieme starebbero quindi trascurando un mercato come quello dei prodotti e dei servizi High Tech che rappresenterebbe il 7% del PIL globale per un valore assoluto pari a ben 5.6 trilioni di dollari, 1.2 trilioni considerando la sola componentistica il cui giro d'affari avrebbe generato un incremento del 14.5% dal 2014 a oggi.

Il Vecchio Continente, pur trascurando in buona parte un comparto divenuto determinante sia a livello economico che occupazionale, dovrebbe però tenere conto che circa 1/5 del valore aggiunto realizzato all'interno dei suoi confini dipenderebbe in un modo o nell'altro da soluzioni tecnologie realizzate grazie ad attività di ricerca e sviluppo dedicate.

Per avere un'idea della situazione attuale basterebbe fare riferimento al settore dei brevetti tecnologici: quelli registrati in Europa, al quarto posto dopo Stati Uniti, Cina e Giappone, sarebbero stati 855 mila fino allo scorso anno, la Cina avrebbe invece effettuato 1.4 milioni di registrazioni anche grazie alle numerose richieste per brevetti su AI e Cloud.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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