Segno meno per il mercato dei Pc

Inutile farsi illusioni, un'epoca si starebbe ormai avviando alla conclusione: un calo delle vendite globali dei Pc intorno all'1,2% potrebbe apparire contenuto (soprattutto in tempi di crisi economica) ma l'high tech e il segno meno non vanno assolutamente d'accordo. Quando le vendite di un prodotto hi-tech smettono di crescere, infatti, spesso significa che questo ha fatto il suo tempo ed il mercato sta cambiando rotta.

A testimoniare questa tendenza sarebbe una recente rilevazione condotta da ISH iSuppli secondo la quale la flessione registrata sarebbe la prima dal 2001: non che non fossero stati registrati dei rallentamenti in precedenza, ma la decrescita sarebbe il sintomo di una fase di transizione, quella dal Pc al dispositivo mobile.

Nel 2011, grazie ad una crescita del 2,2%, il comparto Pc aveva mostrato una capacità di tenuta forse inaspettata, ma l'attuale congiuntura economica sembra aver dimostrato una nuova tendenza nei consumatori: posti davanti all'obbligo di scegliere, gli utenti preferirebbero spendere la minore liquidità disponibile per device mobili.

Nel complesso, durante l'anno passato sarebbero stati venduti quasi 353 milioni di Pc contro una previsione di 348 milioni per il 2012; Ultrabook e Windows 8 potrebbero rappresentare l'occasione per una (quasi certamente temporanea) inversione di tendenza, ma il futuro è quasi certamente negli smartphone e nei tablet.