Steve Jobs: il porno è bandito da iPhone eiPad

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Steve Jobs: il porno è bandito da iPhone eiPad © ARTSMART AI

E' un fiume in piena questo Steve Jobs galvanizzato dai continui successi, ultimo quello del tablet iPad, dopo aver lanciato i suoi strali contro la Adobe il CEO di Cupertino ha deciso di rispondere in modo fermo a chi lo accusa di voler creare un nuovo monopolio nel settore mobile.

In una sua recente missiva inviata all'editorialista e blogger di Valleywag Ryan Tate, Jobs, per sottolineare la portata rivoluzionaria di quanto sta facendo la Casa di Cupertino, ha citato una canzone di Bob Dylan, la celeberrima The Times They Are a-Changin ("I tempi stanno cambiando").

Jobs ha sostenuto infatti che i dispositivi Apple porteranno in futuro le persone ad essere più libere, non saranno infatti più legate a Pc vincolati a dei cavi, non dovranno sottostare alle limitazioni dovute alla scarsa durata delle batterie e, addirittura, eviteranno la schiavitù della pornografia.

Il CEO di Cupertino ha affermato che lo scopo della sua azienda è fare ciò che ritiene giusto per i suoi clienti, liberarli dalla pornografia fa parte di questo disegno; chi desidera consultare contenuti hardcore potrà continuare a farlo, ma non su iPhone o iPad.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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