TLC: fatturato in calo nonostante il maggior traffico

L'Osservatorio Covid sul mercato delle Comunicazioni di Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) avrebbe confermato notevoli perdite economiche per il mercato TLC italiano a causa dell'emergenza creatasi il seguito alla pandemia di Cononavirus (Sars-Cov-2). La flessione sarebbe stata più marcata per il segmento fisso rispetto a quello mobile comunque in calo per quanto riguarda i ricavi.

Nello specifico il fatturato del comparto avrebbe registrato in media un decremento pari a 5.7 punti percentuali dovuto ad un -6.5% a carico della rete fissa e un -4.7% a danno dell'alternativa mobile. Nel complesso il comparto avrebbe perso circa 769 milioni di euro, 481.2 milioni imputabili al mercato del fisso e i restanti 287.6 a quello mobile.

Durante il lockdown c'è stato un picco dell'uso di Internet ma un calo dei ricavi derivanti dalla pubblicità online

Contestualmente durante i primi 9 mesi del 2020 sarebbe stata osservata un'imponente crescita del traffico dati, con picchi particolarmente rilevanti nel periodo primaverile quanto il Paese era in pieno lockdown. In questo caso il fisso avrebbe generato un +44.4% contro il +56.4% del mobile, entrambi ricollegabili ad un maggior consumo di contenuti audio/video in streaming.

A testimonianza di quanto detto basterebbe citare il consumo in termini assoluti prodotto mediamente al giorno dalla rete fissa, ben 5.77 GB per utenza in broadband (con un balzo del 40.2% rispetto allo scorso anno) e 0.27 GB su mobile, quest'ultimo dato è però depurato dal traffico M2M (Machine-to-Machine) che, se conteggiato, lo renderebbe ben più sostanzioso.

Il segmento Media avrebbe goduto da una parte di maggiori accessi per un tempo più prolungato, ma dall'altra avrebbe assistito anche ad una diminuzione dei ricavi derivanti dall'advertising, tanto che la flessione del fatturato dovrebbe aggirarsi ad una quota superiore ai 10 punti. A soffrire maggiormente sarebbe stata in questo caso l'editoria con un -19%.