UE: l'USB Type-C è uno standard per la ricarcia

Riunito in seduta plenaria, il Parlamento Europeo ha approvato quanto stabilito lo scorso aprile dalla Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori riguardo allo standard che i produttori dovranno utilizzare per la realizzazione dei caricabatterie per i dispositivi elettronici. USB Type-C diventa così il formato di riferimento per il mercato UE.

Tale decisione sarebbe stata presa per due ragioni: la prima riguarda il risparmio in quanto gli utenti avranno la possibilità di utilizzare un solo caricabatterie per tutti i propri device, la seconda fa riferimento al contenimento dell'impatto ambientale in quanto l'affermazione dello standard porterà ad una minore produzione di rifiuti elettronici.

Basta quindi ai cassetti pieni di cavi e adattatori, anche se è bene precisare che l'iniziativa del Parlamento non obbliga in alcun modo le case produttrici ad inserire un caricabatterie USB Type-C nelle confezioni dei dispositivi in commercio. Del resto una misura del genere avrebbe avuto l'effetto contrario di aumentare il numero di componenti in circolazione.

Tutti i dispositivi elettronici abbastanza grandi da avere una presa USB-C dovranno adattarsi alla nuove regole europee

Viene così aggiornata la RAD (Radio Equipment Directive) che riguarda diverse tipologie di device tra cui naturalmente gli smartphone, nello stesso modo sono interessati altri prodotti come per esempio i tablet, le videocamere, le fotocamere, gli speaker, le console videoludiche, i cradle delle cuffie e altri dispositi in grado di supportare una porta USB-C.

Non dovranno invece sottostare all'obbligo coloro che producono gli smartwatch o altri device che sarebbero troppo piccoli per mettere a disposizione una porta per questo standard, è naturalmente consentito commercializzare prodotti che permettono di effettuare la ricarica in modalità wireless come per esempio alcuni modelli di iPhone.