Verizon ridiscute gli accordi con Yahoo! per l'acquisizione

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Verizon ridiscute gli accordi con Yahoo! per l'acquisizione

La recente notizia di una violazione che avrebbe coinvolto ben 1 miliardo di account attivati su Yahoo! si sarebbe tradotta in un ulteriore problema di carattere finanziario per l'azienda di Sunnyvale; Verizon, ad oggi il gruppo più interessato a prendere il controllo della compagnia, avrebbe infatti richiesto una revisione degli accordi preliminari.

Inizialmente l'acquisizione prevedeva una spesa di poco inferiore ai 5 miliardi di dollari per la futura proprietà, quest'ultima però avrebbe approvato tale quotazione ignorando che in passato l'infrastruttura server di Yahoo! era stata più volte interessata da attacchi informatici terminati con la sottrazione di grandi quantità di dati.

Stando così le cose Verizon sarebbe comunque interessata a far propria la compagnia capitanata da Marissa Mayer, ma vorrebbe offrire una somma inferiore a quella inizialmente prevista; le motivazioni di questa presa di posizione andrebbero ricercate anche in aspetti di carattere legale che non andrebbero trascurati.

Se infatti Yahoo! dovesse diventare parte di Verizon, quest'ultima si troverebbe nella situazione di doversi assumere l'onere di azioni legali che gli utenti potrebbero muovere a seguito della violazione dei loro account; calcolare l'impatto derivante da questo fattore servirebbe quindi ad otttenere uno "sconto" anche elevato sull'entità dell'acquisizione.

Secondo gli accordi, Yahoo! sarebbe dovuta divenire una proprietà di Verizon entro i primi tre mesi del 2017, a questo punto non è però da escludere che il tutto possa concludersi con un clamoroso nulla di fatto, gettando di conseguenza una luce ancora più oscura su quello che potrebbe essere il futuro di Sunnyvale.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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