Vine vietato ai minori di 17 anni

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Vine vietato ai minori di 17 anni

Vine, l'applicazione introdotta da Twitter per permettere il post di microfilmati sulla propria piattaforma, sarebbe stata invasa in pochissimi giorni da video caratterizzati da contenuti eccessivamente espliciti dal punto di vista sessuale, fino ad arrivare in molti casi alla pornografia vera e propria.

L'andazzo, che almeno all'apparenza sarebbe stato del tutto imprevisto, avrebbe costretto i gestori del servizio ad introdurre una nuova soglia minima di età per il suo utilizzo, così l'iniziale divieto ai minori di 12 anni è stato spostato (sicuramente a malincuore) sui 17 anni.

Naturalmente questa modifica va letta nel suo significato cautelativo, in concreto infatti non vi sarebbe alcun modo per controllare l'età reale degli utenti, quindi tutto si baserà sulla loro buona fede; si tratta in pratica di una sorta di disclaimer con tutti i limiti del caso.

Analizzando quanto accaduto, viene per esempio in mente un servizio per il blogging sociale come Tumblr, anch'esso pone a 17 anni il limite di età minimo per la partecipazione, ma in realtà sarebbe largamente frequentato da giovanissimi e noto per la gran mole di immagini hot che circolano all'interno di esso.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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