WhatsApp: la falla c'è ma non è così pericolosa

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WhatsApp: la falla c'è ma non è così pericolosa © Unsplash

Nelle scorse ore si è diffusa la notizia di una falla presente nel sistema che gestisce la memorizzazione della cronologia per l'applicazione WhatsApp, una vulnerabilità grazie alla quale sarebbe stato possibile trafugare informazioni personali attraverso una semplice applicazione per Android.

Sentendosi attaccati, i vertici di WhatsApp avrebbero deciso di reagire attraverso un'intervista in cui i loro portavoce non avrebbero smentito l'esistenza del problema, ma più semplicemente ne avrebbero ridimensionato la portata e il livello di pericolosità.

Secondo quanto dichiarato, la vulnerabilità scoperta non sarebbe una particolarità della nota App per la messaggistica istantanea, essa infatti coinvolgerebbe qualsiasi dispositivo mobile nel cui sistema operativo mobile venga installato un malware.

Insomma, il problema riguarderebbe WhatsApp come qualunque altra applicazione mobile presente in una piattaforma infetta, le responsabilità di eventuali perdite di dati dovrebbero quindi essere addebitate a coloro che effettuano istallazioni di software potenzialmente dannosi.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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