La criminalità preferisce il VoIP

Mentre il Governo e il Parlamento sono impegnati in una riforma per la regolazione delle intecettazioni telefoniche, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha svegliato qualche animo sopito ricordando che oggi come oggi i criminali preferiscono utilizzare il protocollo VoIP perché non intercattabile.

Così il Ministro degli Interni Roberto Maroni si è finalmente accorto dell'esistenza di Skype e ha richiesto in sede UE delle norme più aggiornate che permettano alle autorità inquirenti di accedere ai dati relativi alle comunicazioni via client VoIP.

Grasso ha sottolineato il fatto che gli appartenenti alla criminalità organizzata abbiano di fatto abbandonato l'utilizzo di telefono fisso e cellulare in favore di Skype; durante numerose intercettazioni a carico di criminali sarebbe stata sentita più volte la frase "Ci sentiamo sul computer".