Fortnite dice sì agli NFT, a differenza di Minecraft

Mojang Studios, game house che si occupa dello sviluppo di Minecraft, ha recentemente confermato che il suo ecosistema non autorizzerà mai l'uso degli NFT (Non-Fungible Token) nei gameplay, questo perché il valore dei token non fungibili si basa in parte sulla speculazione e la scarsità, creando delle situazioni di esclusione tra i giocatori.

Di parere completamente diverso sarebbe invece la concorrente Epic Games, nota per un titolo commercialmente molto fortunato come Fortnite, i cui responsabili avrebbero sottolineato di non avere alcuna intenzione di vietare l'utilizzo degli NFT nelle dinamiche di gioco. A loro parere infatti questi ultimi non presenterebbero alcun rischio.

A motivare questa presa di posizione vi sarebbe il fatto che date le sue caratteristiche Fortnite presenta diverse potenzialità in un'ottica di espansione nel metaverso, a loro volta gli NFT hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dei mondi virtuali dove possono essere impiegati per certificare l'unicità dei nuovi asset e venduti in cambio di criptovalute.

Per la Epic Games gli NFT non rappresentano una limitazione alla libertà dei giocatori

Come sostenuto da Tim Sweeney, fondatore e amministratore delegato di Epic Games, il fatto di accettare gli NFT rappresenta anche un modo per rendere sviluppatori e utenti quanto più liberi possibile, i primi potranno creare i loro videogame senza alcun vincolo mentre i secondi avranno sempre la possibilità di scegliere a cosa giocare e a cosa no.

Da parte sua la Epic Games non è mai stata una compagnia particolarmente impegnata nel settore delle criptovalute e degli NFT, risulta però abbastanza chiaro come l'intenzione dei suoi dirigenti non sia quella di chiudere le porte a progetti dedicati ad essi. Questo soprattutto in considerazione del ruolo fondamentale che entrambi stanno avendo nell'evoluzione del metaverso.