Google vuole tagliare fuori la pirateria dall'advertising

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Google vuole tagliare fuori la pirateria dall'advertising © Depositphotos

Mountain View sarebbe intenzionata a "tagliare i viveri" ai portali che mettono a disposizione illegalmente contenuti protetti da copyright e software contraffatti; l'idea sarebbe quella di impedire a questo tipo di piattaforme di realizzare utili tramite advertising.

In pratica, i produttori di contenuti (autori, case discografiche e majors cinematografiche) potranno effettuare una segnalazione a Google nel caso in cui dovessero rilevare la presenza di pubblicità appartenente al circuito di quest'ultimo in siti pirata.

Gli annunci pubblicitari sono la forma di guadagno più diffusa (e più remunerativa) per i gestori di servizi dedicati al file sharing illegate, questi infatti, per ragioni legate alla loro stessa natura, non potrebbero generare profitti dalla vendita dei contenuti proposti.

L'iniziativa di Larry Page e soci rientra nel quadro di una campagna antipirateria promossa dall'U.S. Intellectual Property Enforcement Coordinator alla quale avrebbero aderito anche altri colossi del Web come per esempio Sunnyvale, la Casa di Redmond e Condé Nast .

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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