Intel svela i processori del futuro

Il colosso dei semiconduttori Intel ha reso nota quella che sarà la sua strategia produttiva per i processori Xeon, fino al 2024 non vi dovrebbero essere grandi cambiamenti rispetto ad oggi, successivamente verranno creati due diversi rami di sviluppo dedicati rispettivamente alle componenti con miglior resa per Watt e a quelle più performanti in linea generale.

Vi sarà quindi una linea fortemente improntata all'efficientamento dei consumi e un'altra dove conteranno unicamente le prestazioni, in questo modo si cercherà di incrementare il successo di una gamma che grazie all'architettura Ice Lake, terza generazione degli Xeon, ha venduto ben 2 milioni di unità nel 2021, la metà delle quali soltanto negli ultimi 3 mesi dello scorso anno.

Se tutto dovesse andare come previsto dal gruppo californiano, gli Xeon di quarta generazione con architettura Sapphire Rapids e tecnologia Intel 7 a 10 nanometri dovrebbero essere disponibili entro il primo quarto del 2022. Da questi ci si attende il supporto all'interfaccia d'espansione PCI Express 5.0 e alle memorie RAM DDR5 con 8 canali a 64 bit.

Per quanto riguarda invece la quinta generazione, e quindi dei componenti Xeon basati su architettura Emerald Rapids, questi dovrebbero essere commercializzati entro (ma non prima) del prossimo anno. Anche per essi è prevista una tecnologia a 10 nanometri ma ci si attende un performance core più avanzato rispetto al Golden Cove degli Xeon precedenti.

Nel lungo periodo, probabilmente dopo lo sdoppiamento delle linee produttive, il P-core lascerà lentamente il passo all'Efficient core e potremo testare il funzionamento degli Xeon di sesta generazione con architetture Sierra Forest e Granite Rapids. Per entrambe la tecnologia di riferimento dovrebbe essere a 7 nanometri con un notevole vantaggio per le performance.