Italia: l'e-commerce diventa un'abitudine

Una recente rilevazione svolta da Izi in collaborazione con Comin&Partners evidenzierebbe quanto l'e-commerce sia divenuto parte integrante delle abitudini di acquisto degli Italiani, tale fenomeno avrebbe subito un'accelerazione improvvisa durante i mesi primaverili, quando milioni di persone hanno subito una limitazione della mobilità personale a causa dell'emergenza pandemica.

Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori il 59% di coloro che hanno ormai scoperto i vantaggi dello shopping online non abbandonerà più tale strumento, a ciò avrebbe contribuito anche una crescita per il settore del 20% anno su anno che sarebbe stata registrata nel corso degli ultimi mesi e potrebbe aumentare ulteriormente in vista di restrizioni ancora più accentuate dei semi-lockdown in atto.

Gli Italiani continueranno a fare shopping online

Nel prossimo futuro ben il 68% dei nostri connazionali non dovrebbe diminuire il volume di spesa effettuata tramite commercio elettronico con categorie libri, elettronica, elettrodomestici e abbigliamento a trarne i maggiori benefici. Soprattutto quest'ultima starebbe assistendo ad un vero e proprio cambiamento epocale, basti pensare che oggi solo il 64% acquisterebbe abbigliamento presso negozi fisici contro l'84% del periodo pre-COVID.

Per quanto riguarda i volumi di spesa via e-commerce, l'11% del campione sembrerebbe intenzionato ad incrementarlo, il 21% avrebbe in previsione di diminuire l'impegno economico mentre, come anticipato, per il 68% il canale scelto non dovrebbe influire sull'entità della spesa. Da segnalare anche un 9% del campione, quindi abbastanza limitato, composto da utenti il cui auspicio sarebbe quello di tornare quanto prima nei negozi.

Stando così le cose è prevedibile che un'eventuale ripresa dei consumi, si vedrà poi quanto veloce, debba passare obbligatoriamente per la Rete, molto dipenderà anche da quella che sarà la situazione del Paese durante le settimane classicamente dedicate allo shopping natalizio, un eventuale lockdown generalizzato di lunga durata non farebbe altro che consolidare le abitudini di acquisto createsi durante l'anno.