Italia: più e-payment con il lockdown

Secondo una recente rilevazione effettuata dai ricercatori di Mastercard l'atteggiamento degli Italiani nei confronti dell'e-payment sarebbe profondamente mutato nel corso del lockdown che ha relegato in casa milioni di persone a causa dell'emergenza Coronavirus (Sars-Cov-2). Le nuove abitudini maturate in quel periodo potrebbero poi divenire strutturali.

Stando ai risultati dello studio, durante le settimane in cui la mobilità personale era estremamente limitata non meno del 50% dei nostri connazionali avrebbe effettuato più pagamenti digitali che tramite i tradizionali contanti. Non ci troveremmo ancora davanti ad un svolta verso il cashless, ma i suoi presupposti potrebbero essere nati da uno stato di necessità.

Sempre nel corso del lockdown, moltissimi abitanti della Penisola avrebbero utilizzato per la prima volta degli strumenti per l'e-payment superando una diffidenza che nel nostro Paese è sempre stata più accentuata rispetto alla media europea. A ciò avrebbe contribuito anche la possibilità di ordinare merce via Internet presso esercizi commerciali situati nelle vicinanze della propria abitazione.

Il confinamento forzato degli Italiani avrebbe contribuito inoltre a modificare le tendenze riguardanti la domanda, lo dimostrerebbe per esempio il fatto che quasi la metà degli intervistati avrebbe definito ideale la possibilità di visualizzare su Internet o tramite applicazione mobile un qualsiasi prodotto prima di procedere con il suo acquisto.

Nel 63.3% dei casi i consumatori e i negozianti sarebbero favorevoli ad una maggiore automatizzazione dei punti vendita ed è possibile che nel prossimo futuro i retailer siano sempre più incentivati a dotarsi di soluzioni digitali per la gestione delle code all'ingresso e a piattaforme per la prenotazione dei prodotti prima del ritiro in sede.