Julian Assange si candida al senato in Australia

Julian Assange, fondatore di WikiLeaks noto anche per le controverse vicende legali che lo hanno visto divenire inputato in diversi paesi, avrebbe deciso di "darsi alla politica" candidandosi alla carica di senatore per il collegio australiano di Victoria.

Fino a qui non ci sarebbe niente di strano, se non fosse per il fatto che l'informatico è attualmente "residente" all'interno dell'ambasciata ecuadoregna del Regno Unito dove si è rifugiato per scongiurare un arresto che determinerebbe la sua estradizione in USA.

Assange sarebbe comprensibilmente spaventato dalla possibilità di essere trasferito negli Stati Uniti, questo perché se fosse processato per spionaggio da un tribunale federale verrebbe molto probabilmente condannato a passare il resto della sua esistenza dietro le sbarre.

Divenendo senatore godrebbe invece di una sorta di immunità diplomatica grazie alla quale evitare di finire nelle mani di Scotland Yard; la legge australiana non vieta le candidature dall'estero per i propri cittadini che abbiano messo piede all'interno dei confini nazionali nel corso degli ultimi tre anni.