L'ICT assume anche durante la crisi

Stando a quanto riportato da Unioncamere e Anpal nel Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, l'ICT e le costruzioni sarebbero gli unici 2 settori che avrebbero incrementato le assunzioni rispetto allo scorso anno e al 2019. Un andamento in chiara controtendenza perché verificatosi durante l'emergenza pandemica ancora in corso.

Ad un maggior numero di contratti di lavoro sottoscritti per gli impieghi in ambito digitale corrisponderebbe anche una sostanziale difficoltà di reperire personale sufficientemente formato. Mancherebbero infatti profili di esperti in sistemi informativi aziendali (58.7%), progettazione, ricerca e sviluppo (48.3%) nonché installazione e manutenzione (44.1%).

Circa un terzo delle aziende coinvolte nello studio avrebbe lamentato di non riuscire a trovare facilmente le figure professionali desiderate, nonostante ciò l'ICT avrebbe determinato ben 12.560 assunzioni soltanto nel marzo del 2021 e ci si attende che il numero delle unità totali entro maggio dell'anno corrente si attesterà a quota 36.430.

A favorire la crescita della domanda di lavoro nel prossimo futuro dovrebbero essere soprattutto fattori legati alla ripresa economica dopo la crisi determinata dal COVID-19, come per esempio le commesse provenienti da stati esteri tra cui Germania, Cina e Stati Uniti. Questo trend potrebbe interessare però soltanto parte della Penisola.

Il Meridione infatti sembrerebbe destinato anche questa volta a rimanere ai margini della ripresa, a dimostrarlo vi sarebbero per esempio le percentuali relative alle entrate generate in marzo con un calo di oltre 27 punti. Da questo punto di vista avrebbe un ruolo fondamentale la minore diffusione di una cultura d'impresa al contrario matura in altre aree del Paese.