Microsoft: il futuro è nell'edge computing

Satya Nadella, CEO della Casa di Redmond, è recentemente intervenuto nel corso del Microsoft Government Leaders Summit di Washington per comunicare il suo punto di vista riguardo al futuro dell'azienda. A suo parere gli inventimenti dovranno concentrarsi principalmente sull'edge computing, quello che lo stesso dirigente definisce il "Computer del Mondo".

Secondo Nadella la dinamica di gestione dei dati si baserà sempre di più sulla produzione e l'elaborazione delle informazioni in locale con successivo trasferimento presso i server dei Data Center, in questo modo si potrà operare tramite algoritmi di Intelligenza Artificiale su risorse già ottimizzate per l'implementazione dei processi di business.

L'amministratore delegato della Microsoft ha voluto sottolineare che le sue previsioni non si baserebbero su semplici ipotesi, i numeri prodotti già oggi dall'IoT (Internet of Things) confermerebbero l'importanza dell'Edge Computing e dell'approccio Cloud Based alla gestione di small data (raccolti a margine della rete) per la loro conversione in Big Data.

Attualmente sarebbero stati già distribuiti circa 900 milioni di oggetti connessi equipaggiati con Windows 10, ad essi andrebbero aggiunti circa 2 miliardi di smartphone gestiti da vari sistemi operativi. Si calcola inoltre che entro il prossimo decennio i dispositivi connessi installati in tutto il Mondo non dovrebbero esser meno di 50 miliardi.

Questa rivoluzione in parte già in atto, caratterizzata da sensori costantemente in funzione che generano e genereranno un flusso continuo di dati da sottoporre all'analisi, subirà un ulteriore mutamento una volta che si potrà disporre di un'infrastruttura 5G sufficientemente diffusa. A quel punto l'era dell'edge computing entrerà nella sua piena maturità.