Twitch: le cause del data leak

Come è ormai noto anche ai meno appassionati di tecnologia, la piattaforma per il live streaming Twitch di proprietà di Amazon sarebbe rimasta vittima di un gigantesco data leak attraverso cui un utente malintenzionato avrebbe pubblicato online centinaia di GB di dati tra cui anche il codice sorgente del servizio e le anticipazioni su servizi in fase di sviluppo come Vapour, un possibile concorrente di Steam.

Stando ai dettagli forniti nelle scorse ore dai portavoce del gruppo, la perdita di dati sarebbe imputabile ad una configurazione errata a livello server e per la precisione ad un singolo terminale. Per evitare che l'incidente potesse generare ulteriori ripercussioni i tecnici avrebbero proceduto a revocare le chiavi di stream precedentemente utilizzate.

L'accesso ai dati, che poi sono stati pubblicati, è stato possibile a causa di un errore umano

In sostanza alla base di tutto vi sarebbe stato il più classico degli errori umani, un addetto la cui identità non sarebbe ancora nota o più semplicemente non sarebbe stata rivelata avrebbe permesso che il contenuto di un server divenisse accessibile dalla Rete. Fatto questo chiunque, se abbastanza competente, avrebbe potuto attingere ai dati poi resi pubblici.

Fortunatamente il danno per l'utenza di Twitch sarebbe stato minimo se non nullo in quanto l'episodio non avrebbe coinvolto i loro dati personali, password e account di posta elettronica sarebbero state sempre al sicuro. Stesso discorso per quanto riguarda i numeri di carta di credito che verrebbero archiviati in server facenti parte di un network di terze parti.

Per quanto riguarda invece gli streamer, i loro guadagni relativi agli ultimi anni sarebbero finiti su Internet con dovizia di particolari ma, a condizione di aver dichiarato tutto al Fisco, non dovrebbero esserci particolari problemi a parte la necessità di modificare la propria password e, eventualmente, attivare l'autenticazione a 2 fattori.