WiMax: forse ci siamo...

E' di queste ore la notizia dell'avvio di un tavolo di lavoro tra il Ministero della Difesa ed il Ministero delle Comunicazioni imperniato sul "progressivo spostamento in frequenza dei radar e sistemi di telecomunicazioni dalla banda 3,5 GHz, richiesta per lo sviluppo sul territorio dei servizi supportati dalla tecnologia WiMax".
"Il tavolo - conclude la nota della Difesa - sta definendo tempi, modi e contorni finanziari del progetto per un rapido avvio del WiMax sul territorio, a partire dalle aree ove è più urgente la realizzazione di nuove infrastrutture".

La notizie è di grande importanza, in quanto si tratta della prima conferma ufficiale circa l'estensione delle banda larga mediante la tecnologia del WiMax.
In realtà la notizia è solo la conferma delle tante voci e delle indiscrezioni delle scorse settimane; lo stesso ministro alle TLC, Paolo Gentiloni, recentemente aveva dichiarato "sul WiMax ci muoveremo entro la fine dell'anno. Abbiamo sollecitato una soluzione al problema delle frequenze al ministero della Difesa, e quindi speriamo di arrivare presto a delle decisioni".

L'Italia, come al solito, è in grave ritardo nell'applicazione di nuove tecnologie, basti pensare che il WiMax è già diffuso persino in paesi come il Pakistan e la Tahilandia che, di certo, non possono vantare un benessere ed un progresso industriale paragonabile a quelo di casa nostra...