Anche TikTok vuole il suo "Threads"

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Anche TikTok vuole il suo "Threads" © Unsplash

A parte il nuovo battesimo di Twitter che ora ha preso il nome di "X", una delle notizie più interessanti delle ultime settimane è stata sicuramente il lancio di Threads, social network collegato ad Instagram che Meta ha voluto presentare proprio come alternativa al Sito Cinguettante. La condivisione dei contenuti testuali sta tornando di moda?

è presto per rispondere a questa domanda ma TikTok ha deciso di non rimanere esclusa da questo nuovo trend introducendo una funzionalità appositamente dedicata alla pubblicazioni di post basati sui testi. Non più soltanto immagini, e soprattutto video, ma anche contenuti simili ai classici tweet o ai più recenti threads di Mark Zuckerberg e soci.

In realtà i testi di TikTok dovrebbero somigliare molto di più alle Storie di Instagram. Gli utenti avranno quindi la possibilità di personalizzare l'aspetto dei post decidendo ad esempio quale colore di sfondo o sottofondo musicale applicare. Tali condivisioni potranno essere commentate ma non dovranno essere più lunghe di mille caratteri.

A questo punto sarà necessario analizzare la risposta degli utenti a questa nuova funzionalità. L'utenza di TikTok è infatti molto diversa da quella di Twitter (o meglio, "X") e persino da quella di Instagram, parliamo infatti di un social media che nonostante il sempre più pressante assedio boomeristico si rivolge in particolar modo ai giovanissimi.

Threads, ad esempio, ha riscosso un grande successo al momento del lancio, raccogliendo oltre 100 milioni di utenti in appena una settimana. Successivamente però il numero degli utenti attivi giornalmente sul servizio sarebbe sceso notevolmente, complice anche il fatto che la piattaforma non è disponibile per l'utenza dell'Unione Europea.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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