Smart working: troppe informazioni e poca tecnologia

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Smart working: troppe informazioni e poca tecnologia © Unsplash

Secondo uno studio condotto da OpenText attualmente buona parte dei lavoratori in smart working lamenterebbero l'inadeguatezza degli strumenti tecnologici a loro disposizione per lo svolgimento delle mansioni previste e un eccessivo carico di informazioni da gestire. Tali istanze non dovrebbero comunque stupire in considerazione del fatto che una migrazione massiva verso questa modalità è avvenuta solo da poco tempo.

Nel 22% i lavoratori da remoto segnalerebbero come problematica principale il gran numero di strumenti da tenere sotto controllo, nel 23% dei casi invece si sarebbe fatto riferimento all'incombenza di dover gestire una gran mole di dati da device differenti. La maggior parte, il 39%, citerebbe invece le password che sarebbero troppe e troppo complicate da ricordare.

Il continuo flusso di dati e la frammentazione dei servizi a disposizione dei lavoratori rendono più complicato il remote working

L'information overloading sembrerebbe essere la causa principale di scontento presso chi deve operare al di fuori dei tradizionali contesti lavorativi, tale fenomeno avrebbe anche un peso dal punto di vista psicologico perché il continuo flusso di dati, senza limiti di orario, impedirebbe di esercitare quel "diritto alla disconnessione" di cui oggi si parla sempre più frequentemente.

Una delle cause di information overloading sembrerebbe essere la frammentazione dei servizi, lo dimostrerebbe il fatto che più di un 1/5 degli intervistati avrebbe confessato di dover gestire oltre una decina di account tra indirizzi di posta elettronica, accessi riservati ai server aziendali, pagine di social media e piattaforme di terze parti.

Per contro, soltanto il 36% del campione coinvolto riuscirebbe ad arrivare alla fine di una giornata lavorativa senza dover accedere a più di 3 account. Tra le buone notizie vi sarebbe invece una maggiore dimestichezza nell'uso delle applicazioni, con il 40% che impiegherebbe ora meno di mezzo minuto per individuare i file necessari per i compiti assegnati.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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