Solo identità reali su Google+

Andy Carvin, gionalista noto per aver documentato tramite Twitter l'ingresso dei ribelli libici a Tripoli, ha recentamente intervistato Eric Schmidt, executive chairman di Mountain View, riguardo alla politica di Google+ che impedisce l'utilizzo di nickname per celare la propria reale identità.

Schmidt sarebbe stato molto chiaro a questo proposito, Google non autorizzerà mai l'utilizzo di pseudonimi sul suo nuovo social network, chi desidera matenere nascosta la propria identità in Rete può semplicemente segliere di non iscriversi alla piattaforma.

Insomma entrare nella grande famiglia di Google+ non rappresenta un obbligo per nessuno, chi invece decide di far parte di essa dovrebbe sapere innanzitutto che questo social network rappresenta un servizio basato sulle identità reali, utilizzare il proprio vero nome sarebbe quindi indispensabile.

Da quanto riporta Carvin, Schmidt avrebbe affermato che il Web sarebbe un posto sicuramente migliore se ognuno interagisce con l'altro utilizzando la sua vera identità, ciò aiuterebbe gli utenti ad emarginare coloro che potrebbero rappresentare un pericolo.