Google rivuole gli utenti di Firefox

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Google rivuole gli utenti di Firefox

Come è noto, il contratto di durata quinquennale tra la Fondazione Mozilla e Mountain View che vincolava la prima ad utilizzare Google come motore di ricerca predefinito per il browser Firefox è scaduto da alcune settimane; i vertici della Foundation Open Source hanno quindi deciso di rivolgersi a soluzioni alternative come per esempio Yahoo!.

Probabimente però Big G ha sottovalutato quello che avrebbe potuto essere l'impatto dell'abbandono di Firefox, un'applicazione per la navigazione oggi minoritaria rispetto a Chrome e ad Internet Explorer, la sua quota di mercato non supererebbe infatti il 16%, ma che comunque sembrerebbe avere ancora un'importanza rilevante nel mercato delle query.

Per avere un idea del danno subito da Google a causa della fine della propria collaborazione con Mozilla basterebbe tenere conto di un dato riguardante Sunnyvale: secondo StatCounter, in un periodo compreso tra novembre e dicembre 2014, il market share di Yahoo! avrebbe registrato un icremento dall'8.6% al 10.9% (dal 10.2% all'11.8% per comScore).

Decisa a limitare questa vera e propria emorragia a carico di quello che è sempre stato il suo principale mercato di riferimento, la multinazionale capitanata da Larry Page avrebbe deciso di lanciare una campagna (non la prima) finalizzata al recupero almeno parziale degli utenti andati perduti a causa del mancato rinnovo degli accordi con Mozilla.

Infatti, gli utilizzatori del "Panda Rosso" che dovessero capitare per un qualsiasi motivo sulle pagine di Google riceveranno un invito a rendere quest'ultimo il proprio motore di ricerca predefinito e le istruzioni da seguire per rendere ciò possibile; almeno per il momento tale iniziativa dovrebbe coinvolgere soltanto l'utenza statunitense.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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